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Sei una donna imprenditrice (o aspirante tale) e vuoi capire come costruire un piano di impresa per accedere al Fondo Impresa Femminile?
Leggi subito questo articolo per capire come preparare un piano di impresa efficace, requisito indispensabile per superare così la valutazione ai fini dell’ammissione al Fondo Impresa Femminile.
Ottini subito i fondi necessari a finanziare la tua crescita aziendale!
Partiamo con il definire i requisiti di un piano di impresa davvero efficace. In questo modo potrai comprendere a fondo la logica di base e imparare un vero e proprio metodo replicabile a qualsiasi Business Plan ti troverai a costruire nella tua vita da imprenditrice.
Un buon piano di impresa deve essere completo, coerente e comprensibile.
Scarica subito il modello messo a disposizione da Invitalia che ti aiuterà a comprendere meglio la logica di costruzione del piano di impresa.
Ma vediamo nel dettaglio le sezioni di cui è composto al fine dell’ammissione al Fondo Impresa Femminile:
Si trova all’inizio di qualsiasi business plan o piano di impresa, ma è tutto ciò che riassumono i capitoli successivi.
Infatti si tratta di descrivere il proprio progetto imprenditoriale, sintetizzando la strategia aziendale, mercato e prodotti/servizi offerti, facendo emergere ciò che è strettamente necessario per la sua realizzazione, ovvero il valore generato.
Secondo il mio punto di vista è la cosa più difficile da scrivere ed è una parte cruciale del tuo piano di impresa. Sarà la prima cosa che leggerà il tuo valutatore e quella che gli dovrà dare una panoramica dell’intero progetto.
Il mio consiglio è di compilare questa sezione solo alla fine, dopo aver descritto molto chiaramente tutte le altre sezioni del piano di impresa. In questo modo avrai una visione chiara, completa e dettagliata dell’intero progetto, riuscendo a riassumere il tutto in un unico paragrafo.
Per guidarti nella compilazione, ti lascio alcune domande a cui dovrai trovare una risposta:
Il tuo progetto imprenditoriale porterà ad un incremento occupazionale?
Genererà un impatto dal punto di vista sociale?
Promuove il made in Italy e/o antichi mestieri?
Ecco, in questo paragrafo dovrai descrivere accuratamente il modo in cui la tua iniziativa genererà valore in questi ambiti.
Questa sezione ti permetterà di raggiungere fino a 5 punti ai fini dell’ammissibilità del tuo piano di impresa.
Il tuo progetto si inserisce in un processo di transizione digitale?
Se si, potrai aggiungere fino a 2 punti alla tua valutazione.
Dovrai descrivere in che modo il tuo progetto di sviluppo contribuirà al processo di transizione digitale e quali sono le caratteristiche distintive.
Ecco la lista indicata nella modulistica del Fondo Impresa Femminile:
Dovrai flaggare ogni punto che rispetta il tuo progetto, descrivendone poi le caratteristiche digitali.
Il tuo progetto è ad alto contenuto tecnologico?
Ad esempio se sei una (potenziale) startup innovativa o pmi innovativa sicuramente soddisfi questa caratteristica e potrai aggiungere fino 4 punti alla tua valutazione per l’ammissibilità al Fondo Impresa Femminile.
Dovrai scegliere tra questo elenco la tipologia di contenuti tecnologici presenti nel tuo piano di impresa:
Anche in questo caso dovrai aggiungere più informazioni possibili per descrivere il contenuto tecnologico del tuo piano di impresa.
L’analisi del mercato è una sezione fortemente strategica. Una buona compilazione fa emergere il tuo livello di competenza e preparazione in merito al progetto che vuoi sviluppare.
Più avrai studiato e analizzato il mercato di riferimento, più credibile risulterà il tuo piano di impresa.
Queste informazioni serviranno prima di tutto a te. A capire cosa già esiste e come poter sviluppare dei prodotti e servizi veramente utili alla tua clientela target.
Inoltre, ciò ti agevolerà a costruire un piano di marketing e comunicazione veramente efficace, permettendoti di raggiungere il tuo target più velocemente.
Ecco su cosa dovrai lavorare:
Ricorda: tutti hanno dei concorrenti! Essere un concorrente non significa necessariamente vendere lo stesso prodotto con le tue stesse caratteristiche. Probabilmente è questo aspetto che ti differenzia da chi è già presente sul mercato. E’ importante spiegarlo.
Spiega quali sono i tuoi canali di distribuzione e comunicazione.
E’ importante concentrarsi particolarmente su questo aspetto. Infatti gli obiettivi di vendita devono essere coerenti con tutto ciò appena descritto nei punti precedenti.
Non puoi pensare di investire nello sviluppo di un ecommerce, se poi la tua principale fonte di entrate è rappresentata dal negozio fisico. Si certo, lo può essere all’inizio, ma se il tuo obiettivo è vendere online senza confini territoriali, anche le tue scelte di investimento e le entrate dovranno essere visibili nel piano economico-finanziario (entreremo nel dettaglio di questi aspetti nel capitolo successivo).
Quindi, spiega bene le variabili e le assunzioni alla base dei tuoi obiettivi di crescita.
Come mi piace ricordare ai miei clienti: “i numeri di bilancio sono solo la traduzione numerica delle scelte imprenditoriali”.
In questo paragrafo dovrai descrivere:
Avere competenze gestionali ed organizzative, oltre che tecniche e abilitative in capo ai founder (o almeno al team interno all’organizzazione) ti permetterà di raggiungere fino a 8 punti.
Una buona credibilità del team imprenditoriale è vitale per il superamento del processo di selezione del Fondo Impresa Femminile.
“Ma Elisa, sono tante informazioni e non ho proprio tempo per lavorarci su”
Se anche questo è il tuo pensiero, ma hai le idee chiare sul percorso di crescita della tua impresa, puoi delegare la predisposizione e compilazione del piano di impresa a me. In questo modo otterrai anche un feedback professionale ed oggettivo sulla coerenza del tuo progetto imprenditoriale. Qui puoi chiedermi un appuntamento.
Ed ora, trasformiamo le tue idee in numeri!
Ora focalizziamoci su come realizzare il tuo piano di impresa.
In questo capitolo ti spiegherò ciò che è strettamente necessario per predisporre un piano economico finanziario per l’accesso al Fondo Impresa Femminile.
In linea generale, valgono le stesse considerazioni anche per costruire un business plan per altre finalità. Se l’argomento è di tuo interesse, ti consiglio di iscriverti alla mia newsletter per non perderti i futuri articoli sul tema! 👉
Tornando al nostro piano di impresa, il Fondo Impresa Femminile richiede delle proiezioni sui tre anni futuri: due relativi alla realizzazione del progetto di nascita o sviluppo imprenditoriale, il terzo per vederne gli effetti in termini di crescita.
Solo le spese sostenute nei primi due anni (24 mesi) saranno finanziate dal Fondo Impresa Femminile.
Qui di seguito ti riporto lo schema di Conto Economico riclassificato richiesto dal Fono Impresa Femminile.
Prima di inserire il dettaglio spese finanziabili dal Fondo Impresa Femminile, ti consiglio di trasformare la tua idea di crescita imprenditoriale in numeri da un punto di vista più generale.
Ti consiglio di seguire questi passaggi:
Quali costi pensi di sostenere?
Attenzione, sto parlando di costi, non di investimenti. Quelli li vedremo successivamente.
Ma cosa si intende per costo?
I costi sono le spese che sosterrai nell’anno per acquisire le risorse necessarie a realizzare i tuoi prodotti/servizi.
Possiamo così ottenere diverse tipologie di costi:
Più sarai preciso nella loro stima, maggiore credibilità acquisirà il tuo progetto.
“Ma Elisa, io non ho la sfera di cristallo! Come faccio a sapere ora quanto spenderò tra uno o due anni?”
Nessuno di noi, ha la sfera di cristallo e non è questo ciò che ti viene richiesto. Il tuo compito è quello di dimostrare che i numeri siano coerenti con le assunzioni e la strategia descritta nei paragrafi precedenti. E’ per questo che prima hai dovuto descrivere in modo completo il tuo progetto!
Le tue scelte di spesa sono conseguenza.
Facciamo un esempio che può chiariti le idee.
Se ti occupi di consulenza e vuoi raddoppiare le vendite di una specifica area in cui sei specializzato, mi aspetto di vedere la voce “personale” in crescita. Altrimenti chi farebbe queste consulenze?
Quali investimenti sosterrai per realizzare il tuo progetto di sviluppo?
Con investimenti intendo spese per l’acquisto di beni materiali o immateriali che produrranno il loro valore per più anni. Non esauriscono la loro utilità nell’anno in corso. Infatti non sosterrai la spesa in modo ripetitivo ogni anno; una volta effettuata, probabilmente passeranno diversi anni prima che tu debba acquistare nuovamente quel determinato bene.
Ma facciamo un esempio che rende meglio l’idea.
Le spese di costituzione societaria sono un tipico esempio di investimento immateriale. Infatti sosterrai questa spesa alla nascita della tua impresa, e basta!
Le spese di sviluppo di un software personalizzato in base alle tue indicazioni confluiranno anch’esse tra gli investimenti di beni immateriali.
I macchinari e le attrezzature necessarie per la lavorazione del materiale necessario a realizzare i tuoi prodotti finiti sono un tipico esempio di investimenti in beni materiali.
E via dicendo…
Per aiutarti a ragionare su questi aspetti, ti consiglio di porti queste domande:
1. “Questa spesa avrà un impatto solo sull’anno in corso o produrrà i suoi effetti anche negli anni futuri?”
Questa domanda ti aiuterà a categorizzare la spesa: se è un costo che va inserito in conto economico o un investimento che andrà indicato nel tuo stato patrimoniale e poi soggetto ad ammortamento
2. Che cosa sto comprando?”
Focalizzando sul “cosa” potrai individuare la natura del costo o di investimento corretta (materiale o immateriale) categorizzando in tal modo la spesa in modo corretto.
Mi rendo conto che il tema è molto ampio e impossibile essere esaustivi in poche righe.
Spero che questi consigli possano rappresentare un punto di inizio per la costruzione del tuo piano economico-finanziario.
Ora che hai individuato le spese che sosterrai come intendi finanziarle?
Sicuramente una parte di esse verrà finanziata dal Fondo Impresa Femminile (se vuoi capire quali ne ho parlato in questo articolo). Ma le altre?
In fase di crescita potrai sfruttare i flussi di cassa in entrata della tua gestione operativa, ovvero gli incassi delle tue vendite. Quindi, sviluppa le proiezioni dei tuoi ricavi di vendita futuri, cercando di definire degli obiettivi di sviluppo commerciale (vedi quanto hai già inserito nel capitolo precedente).
Ma in fase iniziale le tue entrate attuali non basteranno da sole a finanziare la tua crescita.
Potrai finanziare il tuo progetto con le tue finanze personali o quelle dei tuoi soci (mezzi propri) o tramite debito di terzi (ad esempio chiedendo un prestito bancario).
Dovrai stimare il capitale necessario a coprire i tuoi investimenti e chi te lo darà, in modo da individuare la fonte di finanziamento corretta.
Ecco qui uno schema di copertura del fabbisogno finanziario che individua fonti di finanziamento e gli impieghi di capitale:
Se hai effettuato tutti i passaggi con la sequenza appena descritta, dovresti individuare facilmente il fabbisogno finanziario necessario alla realizzazione del tuo piano di impresa.
Ora avrai capito che presentare un bando di per sé non è difficile. La complessità è costruire un piano di impresa veramente efficace. E con efficace intendo un progetto coerente e comprensibile, sia nei numeri che nelle scelte aziendali, in modo che generi effettivamente valore nel tempo.
Solo in questo modo potrai aumentare il tuo punteggio e quindi superare la valutazione per l’ammissione al Fondo Impresa Femminile (21 punti su un massimo di 41).
Non farti scappare questa opportunità!
Se pensi di non avere abbastanza tempo o le competenze adeguate per occuparti in autonomia della presentazione del tuo bando, contattami subito per avere il mio supporto professionale.
Al prossimo articolo,
Elisa