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Hai un progetto di startup o un‘impresa femminile già avviata, e vuoi far crescere il tuo business?
Se sei una donna e cerchi fondi per finanziare il tuo progetto di impresa femminile, leggi questo articolo sul Fondo Imprese Femminili.
Dal 5 maggio 2022 sono aperte le domande per partecipare al Fondo impresa femminile, l’incentivo del Ministero dello sviluppo economico che sostiene la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese guidate da donne attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero.
Vuoi sapere come accedere?
Leggi subito come partecipare!
Prima di tutto scopriamo quale è l’obiettivo del fondo imprese femminili e chi può accedervi.
Il Fondo Impresa Femminile è finanziato dalla legge di bilancio 2021 e dal PNRR, e intende incentivare l’autoimprenditorialità delle donne.
Gli obiettivi dell’agevolazione sono:
Sicuramente rappresenta un’opportunità concreta per sostenere la crescita delle nostre attività imprenditoriali (compresa la mia!). Perché non approfittarne?
Se stai pensando che per presentare un bando ci vogliono determinate competenze che non hai, fortunatamente devo smentirti. Come dico spesso “le competenze si imparano, l’abilità a risolvere problemi si allena”.
Infatti, una volta acquisite le conoscenze sul bando e seguite le mie linee guida, dovrai solo allenarti, calando a terra il tuo progetto di impresa.
Quindi pronti, partenza e via!
Per comprendere come partecipare, dobbiamo capire quali sono i requisiti che le imprese devono avere.
Elisa, cosa si intende con imprese femminili?
Sono imprese a prevalente partecipazione femminili (anche le lavoratrici autonome).
Ebbene sì, anche le freelance (professioniste come me) che di solito sono escluse da queste agevolazioni. Questa è sicuramente una bella novità!
Per accedere al Fondo Imprese Femminili non è importante la dimensione dell’impresa, sia in termini di fatturato che di dipendenti, e neanche che l’impresa sia già costituita.
Infatti possono partecipare anche le aspiranti professioniste e imprenditrici.
Ma entriamo nel dettaglio dei requisiti che bisogna avere.
Per verificare la prevalente partecipazione femminile dobbiamo valutare i requisiti in base alla tipologia di soggetto che vuole presentare la domanda.
Ecco i requisiti per tipologia di soggetto:
Le aspiranti professioniste e imprenditrici potranno presentare la domanda di apertura della partita IVA o costituzione dell’impresa entro 60 giorni dalla comunicazione positiva dell’istruttoria della domanda.
I requisiti devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e mantenuti per 3 anni dopo la conclusione del progetto di impresa.
Ora che hai capito quali sono i requisiti che devi avere per partecipare al Fondo imprese Femminili, vediamo nel dettaglio quali spese finanzia.
In cosa consiste l’agevolazione?
L’agevolazione può essere concessa sotto forma di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato. La discriminante è rappresentata dalla tipologia di progetto finanziato: nascita o sviluppo di impresa femminile.
Ma prima di entrare nel dettaglio delle agevolazioni erogate, vediamo quali spese vengono finanziate dal Fondo Imprese Femminili.
Quali interventi possono essere finanziati dal fondo?
Sono ammesse le spese relative all’acquisto di:
E’ bene sapere che ogni acquisto deve avvenire a condizioni di mercato e da soggetti terzi, e che le spese devono essere strettamente necessarie e funzionali allo svolgimento dell’attività.
Per la nascita di nuove imprese femminili il progetto di investimento non può superare euro 250.000. Mentre per lo sviluppo di imprese femminili già esistenti il progetto può arrivare ad euro 400.000.
L’aspetto più interessante è che non è previsto un valore minimo di spesa e hai ben 24 mesi per realizzare il tuo progetto di impresa.
Il progetto di impresa è finanziabile fino a un tetto massimo di spesa pari a €250.000.
L’incentivo è rappresentato dal solo contributo a fondo perduto pari a:
Al contributo a fondo perduto è possibile aggiungere:
Ma vediamo un esempio concreto.
Esempio:
Progetto d’impresa pari €100.000 di spese, di cui €20.000 a titolo di capitale circolante (ok limite 20% del totale del progetto).
L’incentivo sarà pari al 50% di €100.000, ovvero €50.000 sotto forma di contributo a fondo perduto.
Il progetto di impresa è finanziabile per l’80% fino a un tetto massimo di spesa pari a €400.000
L’incentivo verrà erogato sotto forma di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato, così suddiviso:
Le spese di capitale circolante sono ammesse fino al 20% delle spese complessivamente ammissibili per il progetto di impresa.
A tali incentivi è possibile aggiungere:
Esempio:
Progetto d’impresa pari €400.000 di spese, di cui €80.000 a titolo di capitale circolante (ok rispetto del limite 20% del totale del progetto).
L’incentivo sarà pari a 80% di €400.000, ovvero €320.000, così ripartito:
Il progetto di impresa è finanziabile per l’80% fino a un tetto massimo di spesa pari a €400.000
L’incentivo verrà erogato sotto forma di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato, così suddiviso:
A tali incentivi è possibile aggiungere:
Anche qui vediamo un esempio pratico che permetterà di chiarirsi le idee.
Esempio:
Progetto d’impresa pari €400.000 di spese, di cui €100.000 a titolo di capitale circolante (ok verifica limite del 25% del totale del progetto. Supponiamo di rispettare anche il limite del’80% della media ponderata del capitale circolante degli ultimi 3 esercizi).
Quota agevolabile 80% di €400.000, ovvero €320.000, così ripartita:
Ora che hai capito quali sono i requisiti per partecipare al Fondo Imprese Femminili e quali spese possono essere finanziate, vediamo come si presenta la domanda.il
La domanda dovrà essere compilata telematicamente, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione da Invitalia, il soggetto gestore, sul suo sito internet www.invitalia.it.
Sono previste due fasi per la presentazione:
Dal 5 maggio è possibile compilare le domanda del Fondo Imprese Femminile per le startup e le imprese costituite da meno di 12 mesi.
Chi deve presentare la domanda?
Potranno accedere alla procedura per la presentazione della domanda:
Per presentare e inviare la domanda è necessario essere in possesso di:
Non hai la firma digitale?
Con lo SPID o la Carta d’Identità Elettronica puoi facilmente richiedere la firma remota con Namiral. In alternativa puoi richiedere la firma digitale su una chiavetta usb o smart card (in tal caso dovrai avere il lettore smart card!). Un servizio molto comodo è quello messo a disposizione dalla CCIAA di Milano. Infatti potrai ottenere il tuo dispositivo di firma comodamente da casa grazie al riconoscimento tramite webcam e una carta di credito per effettuare il pagamento online.
Queste sono le due soluzioni più pratiche ed economiche che mi sento di consigliarti.
Tornando alla nostra domanda, per presentarla non sono richiesti preventivi di spesa, ma è necessario presentare un business plan che racconti il tuo progetto di nascita o sviluppo di impresa femminile.
Attenzione! Perché questa è la fase più delicata e importante ai fini della valutazione e l’ammissione al Fondo Imprese Femminili.
Vuoi conoscere come predisporre un Business Plan efficace?
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L’apertura del portale varia a seconda della tipologia di domanda da presentare: nascita o sviluppo di impresa.
Ecco il calendario:
Se stai pensando che i tempi sono ristretti, non scoraggiarti.
Hai tutto il tempo per compilare la domanda e prepararti per l’invio.
Vai subito sul sito Invitalia e scarica la documentazione necessaria per presentare la domanda.
Ricordati di utilizzare il servizio di accompagnamento con il supporto di un esperto. Ciò ti permetterà di chiarire eventuali dubbi che potrebbero sorgerti durante il percorso.
Ora che hai capito cosa finanza il Fondo Imprese Femminili, chi e come può accedervi, non ti resta che cominciare a lavorare sul tuo progetto di impresa.
Se ti stai domandando “da che parte comincio?”, iscriviti subito alla mia newsletter per non perderti i nuovi articoli 👉
Ti guiderò nella costruzione del tuo progetto di impresa, in modo da permetterti di presentare in autonomia la tua domanda al Fondo Imprese Femminili.
Al prossimo articolo,
Elisa