Margine unitario dei tuoi prodotti: a cosa serve conoscerlo?
Quando la tua impresa cresce, diventa fondamentale comprendere la composizione dei tuoi costi aziendali. Si tratta di uno degli elementi chiave per sostenere le vendite e garantire la crescita dei margini operativi.
Ma da dove partire?
Un metodo efficace per iniziare è proprio quello di calcolare il margine unitario dei tuoi prodotti.
In particolare, per calcolare il costo di produzione, dovrai considerare due tipi di costi: i costi fissi e quelli variabili.
Calcolare il margine unitario dei tuoi prodotti: costi variabili
I costi variabili variano al variare della quantità prodotta: aumentano se la produzione cresce nel complesso, mentre diminuiscono se si riducono le quantità prodotte.
Rappresentano un esempio di costi variabili gli acquisti di materie prime e i materiali da utilizzare nel processo produttivo: più produrrai, più avrai bisogno di materiale da lavorare, e dunque quel costo sarà maggiore.
Calcolare il margine unitario dei tuoi prodotti: costi fissi
I costi fissi sono i cosiddetti costi di struttura. Questi ultimi non cambiano al variare delle quantità prodotte, ma sono legati alla dimensione della struttura aziendale. Ne sono un esempio l’assicurazione, gli ammortamenti e le spese generali e amministrative. Un tipico costo fisso è l’affitto: pagherai sempre l’affitto stabilito, indipendentemente dal fatto che verrà effettivamente prodotto qualcosa.
E il costo del lavoro come lo considero?
Il costo del lavoro è un semi-variabile o semi-fisso, perchè rimane fisso fino a un determinato livello di produzione. Superato tale livello, cresce fino al successivo, un po’ come una scala a gradini.
Facciamo un esempio:
Una persona in 8 ore giornaliere può produrre al massimo 1.000 pezzi (capacità produttiva).
Se decidessi di aumentare la tua capacità produttiva arrivando a produrre 2.000 pezzi al giorno, avrai bisogno di una persona in più.
Se invece volessi produrre soltanto 500 pezzi, ti basterebbe l’unica persona che hai già, consapevole però del fatto che non stai lavorando in maniera efficiente. La produzione, infatti, risulterebbe inferiore alla capacità produttiva.
Il costo del personale, dunque, è semivariabile o semifisso proprio perchè è necessario identificare quella soglia oltre la quale scatterà un costo fisso in più in seguito alla decisione di aumentare la capacità produttiva. Per questo è difficile e poco intuitivo definirlo variabile, anche se influenza la quantità prodotta, o fisso, perchè è presente indipendentemente dalla produzione.
Conoscere quanto costa produrre un’unità di prodotto ti permetterà di calcolare il margine unitario, ossia quanto guadagni per ogni singolo pezzo venduto.
Per avere una panoramica più ampia, potresti fare un’analisi per linee di business. Confrontandole, ti renderai conto di quali sono quelle più profittevoli.
Ma come arrivarci?
Margine unitario = Prezzo di vendita prodotto A – costo complessivo prodotto A.
Per ottenere la marginalità in termini percentuali, ti basterà dividere il risultato per il costo complessivo del prodotto A e moltiplicarlo per 100.
Perché è importante fare queste analisi?
In sostanza per prendere decisioni più consapevoli e far crescere le tue vendite!
E nello specifico per:
- fare valutazioni e scelte sulle politiche di prezzo adottate e da adottare
- capire quali prodotti marginano di più (sono più redditizi)
- pianificare la produzione di conseguenza
Cosa aspetti?
Prova a calcolare la redditività dei tuoi prodotti!
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