Ti è mai capitato di pensare di avere pochi soldi sul conto corrente aziendale nonostante il commercialista ti dicesse che l’utile era alto?
Per chi ha a che fare con i numeri la risposta è semplice: il principio di competenza differisce da quello di cassa. Tuttavia, per spiegarti questo concetto in maniera più semplice, vorrei prima ripercorrere le attività che svolge un’impresa.
Un’impresa nasce con l’intento di vendere i prodotti o servizi che realizza. Per arrivare a vendere e quindi generare ricavi, sostiene dei costi (ad esempio l’acquisto del materiale per realizzare i tuoi prodotti finiti). Questo si definisce “ciclo economico”, ovvero quel periodo che inizia con il sostenimento di un costo (acquisto del materiale) e termina con la realizzazione di un ricavo (la vendita).
All’interno del ciclo economico è compreso il “ciclo tecnico” che comincia con la lavorazione/trasformazione del materiale acquistato e si conclude con l’ottenimento del prodotto/servizio.
Cosa lo differenzia dal ciclo economico?
Il ciclo tecnico rappresenta l’inizio e la fine del ciclo produttivo, che costituisce solo una parte del ciclo economico.
Per iniziare a produrre, infatti, bisogna aver già acquistato le materie prime dal fornitore, e per ottenere un ricavo è necessario aver terminato il ciclo produttivo, ottenendo un prodotto da vendere.
Perfetto! A questo punto quali altre dinamiche entrano in gioco?
Quelle finanziarie!
Infatti, una volta acquistato il materiale necessario per ottenere i tuoi prodotti, il fornitore vorrà essere pagato, ovviamente. Ma quando?
La stessa domanda può essere posta in merito ai tuoi clienti.
Una volta consegnato e venduto il tuo prodotto, quando incasserai quel credito?
Il ciclo finanziario misura il tempo che intercorre tra la nascita del debito verso il fornitore (il momento in cui acquisti la merce – vedi la fattura di acquisto) e il momento in cui nasce il credito verso il cliente (cioè quando vendi il tuo prodotto – vedi la fattura di vendita).
Il ciclo monetario, invece, misura il lasso temporale compreso tra il pagamento dei fornitori (ossia il momento in cui scade il pagamento della fattura di acquisto) e l’incasso delle fatture di vendita (ovvero il momento in cui scade il termine di pagamento da parte del tuo cliente).
Prima di iniziare il tuo processo produttivo, dovrai munirti di tutta l’attrezzatura necessaria per svolgere la lavorazione, giusto?
Tali beni li definiamo “investimenti” perché verranno utilizzati per più anni all’interno del processo produttivo, in modo da permetterti di lavorare molto materiale, prima di doverli sostituire.
Ecco, gli investimenti rappresentano normalmente un’uscita finanziaria immediata.
Se compri un macchinario da 100.000 euro, una volta venduto, il tuo fornitore vorrà essere pagato.
Ma abbiamo detto che quel macchinario verrà utilizzato per più anni nell’attività di impresa, giusto?
Quindi non si tratta di un “costo d’esercizio”, con unico effetto nell’anno di acquisto, ma l’importo totale di 100.000 euro andrà ripartito nei vari anni di utilizzo perché tale è il suo impatto all’interno del processo aziendale.
Ecco spiegato il meccanismo dell’ammortamento, che è la voce di costo non monetaria che incide sul tuo conto economico, e quindi sull’utile, ma non rappresenta un’uscita di denaro dal tuo conto corrente in modo altrettanto graduale.
Il tuo fornitore, infatti, sarà stato pagato al momento dell’acquisto per l’intera cifra, ossia 100.000 euro.
Quindi, ritornando alla domanda di partenza “Perché ho l’utile alto ma non ho mai abbastanza soldi sul conto corrente aziendale?”, poniti i seguenti quesiti:
1) Ho fatto investimenti?
Se la risposta è sì, probabilmente parte del tuo denaro è stato utilizzato per comprare proprio quei macchinari, attrezzature, etc.
2) Come è composto il mio ciclo monetario?
Ora che sai quali e cosa sono i cicli operativi di un’attività di impresa, costruiscili e analizza la loro composizione.
3) Incasso dai miei clienti prima di pagare i miei fornitori?
Sembrerà banale ma per avere un flusso di cassa continuo devi analizzare i tempi di incasso vs. tempi di pagamento.
4) Ho utilizzato tutto il mio materiale nel processo produttivo? E i prodotti ottenuti li ho venduti tutti?
Probabilmente la risposta è no. Ciò significa che avrai del materiale in magazzino: materiale già pronto da utilizzare che non dovrai acquistare.
Se non riesci a rispondere da solo a queste domande, l’analisi di bilancio è un ottimo strumento di supporto e rappresenta il punto di partenza per capire lo stato di salute della tua azienda.
Ricordati che individuare i punti di debolezza del tuo business è indispensabile per crescere consapevolmente.
Parlane con il tuo commercialista e confrontati con lui.
Che aspetti? Chiedi subito un’analisi del tuo bilancio!